Fotografía

Gabriella Mercadini
Fotógrafa, compañera, amiga

«Se gli amici chiedono di me, dite che sono da qualche parte nei mari del sud.»

Cita del contramaestre James Morrison encontrada en casa de Gabriella.


“Gabriella Mercadini es una misteriosa veneciana. Si pienso en ella, la imagino dibujada por Hugo Pratt. Una de esas monosilábicas criaturas perdida en puertos lejanos, con un delgado cigarro y la mirada fija, quién sabe hacia dónde. Un poco maga, un poco mercader y talvez marinero.»

Anna María Guadagni

“Ancora oggi sono convinta che l’uso «sociale» della macchina fotografica sia nato assieme alla mia presa di coscienza politica. O potrebbe essere il contrario…”

Gabriella Mercadini

“Perché non smettere di documentare la realtà che ci circonda è doveroso oggi come lo fu tanti anni fa. E ancora di più.”

Gabriella Mercadini

«L’abbiamo conosciuta attraverso le immagini che usava per raccontare le nostre storie: la sua Venezia, i tanti volti di donne lontane e vicine.

Ma soprattutto l’abbiamo conosciuta come una di noi, per la curiosità di guardare oltre quello che appare. Ciao Gabriella

Global Project

Groucho, Woody, Bruce, Pier Paolo, Marilyn, Gerda, La Pasionaria, Capa, Venezia, Roma, Cadiz, Salamanca, Afganistán, Guatemala, el cine, uno Spritz, un Campari o un helado de vainilla…

Amigos desde que yo era niño y ustedes testimoniaban con su cámara el Tribunal Russell: Vietnam, Guatemala, Chile, Argentina… ¡Mira que vimos al mundo dar vueltas! Junto a Paolo me hiciste sentir que la fotografía era una utopía alcanzable, ¡igual que todas las demás, me habrías dicho! Gracias por esa mirada, por la terquedad y la pasión.

Es un privilegio haber sido compañeros y amigos; que me permitieras bailar contigo en los últimos momentos; ser cómplice del gozo del cigarro clandestino; de los recuerdos de submarinos y sirenas, y las historias de nuevas tierras por descubrir… y fotografiar. Y la risa ¡eso sí que es gozar, Gabriela con una sola l.  Pero, sobre todo, gracias por el brillo que se mantuvo en tu mirada hasta los últimos momentos; ese brillo de quien no se rinde, ama la vida y lo andado y sigue soñando.

Ricardo Ramírez Arriola

«Gabriella è stata tra i protagonisti di una stagione irripetibile del fotogiornalismo italiano: le sue fotografie raccontano le storie delle donne e degli operai, dei pastori e dei disoccupati, degli studenti e degli occupanti delle case, di tutti i soggetti antagonisti delle lotte per l’emancipazione e i diritti dei più, negli anni del movimento, quello con la M maiuscola, a cavallo tra gli anni settanta e ottanta dello scorso secolo.

In stile essenzialmente classico, derivato dallo studio dell’arte, rigorosamente in bianco e nero, anche in piena era digitale, il suo lavoro è un patrimonio unico per la storia del novecento italiano, creato con umile ma attenta delicatezza per l’umanità che fotografava, vivendo quasi in dignitosa povertà, perchè diretto, per sua scelta, sopratutto alla stampa d’informazione autogestita e impegnata nel sociale.»

Andrea Merola

«Bionda, bellissima. Piena di vita: molti la ricordano così, Gabriella Mercadini. Con quei suoi occhi celesti, limpidi, coglieva l’essenza e la tramutava in scatti. Perché è qui il lavoro di fotografo, la capacità di vedere, di cogliere, quello che i non-fotografi guardano e non sanno vedere. La capacità di guardare dentro, di restituire verità e dignità. Una ricerca tenace, fino all’ultimo.»

Ella Baffoni

«Compañera de Venecia de tantas batallas. La he encontrado luchando por Guatemala. Con ella organizamos la primera gira de líderes indígenas y campesinos en Italia. Eran cuatro personas del Comité de Unidad Campesina, CUC y recuerdo todavía el terror en sus ojos cuando contaban lo que estaba pasando en Guatemala y en los territorios indígenas. Era 1983.

Recuerdo sus ojos: a través de ellos he entendido porque tenía aquella capacidad de mirar adentro de la realidad de las personas y de la sociedad y transformarlas en bellisimas fotos.»

Renato di Nicola

«Hablábamos de viajes. Entonces hay que mencionar a España que ha sido por mucho tiempo su meta, su itinerario obligado. Pregúntenle por qué. Contestará que es la llamada del sur, nada más. El sur mediterráneo es su paisaje interno, aún si sus ojos la han llevado mucho más lejos, desde la India hasta Nueva York.»

Anna María Guadagni

«Odio gli indifferenti, vivere é essere partigiani.»

Cita de Antonio Gramsci encontrada en casa de Gabriella.

«Nell´ aria c´era una calma assoluta, si sentiva soltanto il rumore dello scorrere regolare dell´acqua lungo gli scafi, e quello delle sporadiche raffiche di vento che distendevano la vela con secche e sonore frustate. All´improvviso, il grido del marinaio di vedetta spazzò quella tranquillità. Indicava qualcosa lontano, oltre la prua.»

Cita de Hugo Pratt encontrada en casa de Gabriella.

¡Hasta siempre, querida Gabriella!

A Francesca Chicca, Stella Marlene e Paolo, nuestro abrazo y todo el cariño.

Ce la ricordiamo tutti, bellissima, simpatica, amica e brava, e così vogliamo che resti nel presente e nel futuro. Ma lei era coraggiosa. Portava con fierezza gli anni della sua vita sul suo volto di bella donna trasformata dall’età e in ultimo dalla malattia. Il suo spirito e la sua bellezza immortalati da Ricardo Ramírez Arriola nella stanza d’albergo, come diceva lei, in cui ha trascorso l’ultimo mese di vita, sono testimoni di una forza d’animo che va al di la’ di qualsiasi evento. Io vorrei che la ricordassimo anche così, come la donna che e’ vissuta fino a ieri.

Chicca

Sono solo 48 ore che se n’è andata e mi sembra già un’eternità. Oggi ho riabbracciato mia figlia dopo qualche giorno che non la vedevo e ho capito realmente quanto ci mancherà. E’ stato un abbraccio diverso, era il suo per Stella Marlene.

Sono due giorni che le dita delle mie mani aprono e sfogliano ripetutamente un libricino cercando in mezzo alla sua grafia, ordinata e calibrata, informazioni. E’ un oggetto piccolo, una comune rubrica telefonica, ma e’ un tesoro, il suo personale ed intimo tesoro. Sono i numeri di telefono in cui ho ritrovato indirizzi e recapiti di alcuni suoi carissimi amici. Italia, Spagna, Turchia, Grecia, Francia, Inghilterra, Germania, Israele.
Il calore e l’affetto delle voci di queste persone era per lei, ma anche per me, sinceri.  Tutti si stringono ad un comune e caloroso saluto per Gabriella ma quello che rimane tra Gabriella e loro e’ l’invito a non lasciar volare via nel tempo questi legami. Io e stella siamo la naturale prosecuzione di questo rapporto di stima ed amicizia. Chi le ha dato amicizia ed affetto sincero ha sempre considerato gabi di famiglia e con lei…c’eravamo sempre anche noi.
Grazie Gabi, grazie anche a voi.
Francesca e Stella.

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